Foro Boario: gli operatori del mercato aspettano risposte | Confcommercio

Foro Boario: gli operatori del mercato aspettano risposte

Per la delocalizzazione del mercato ortofrutticolo, Confcommercio Terni chiama in causa il Comune e chiede garanzie sulla continuità aziendale.  "La realizzazione del PalaTerni si deve necessariamente accompagnare al rispetto e alla salvaguardia delle attività commerciali che attualmente vi operano”.
giovedì 11 Giugno 2020 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

“Un palazzetto dello sport moderno e funzionale è un’opera importante, sia in termini sportivi che economici, per la comunità ternana che lo aspetta da anni. Il PalaTerni è inoltre sicuramente strategico anche per la riqualificazione ed il recupero di un’area attualmente degradata, che in tal modo si impreziosisce con una infrastruttura di pregio. La sua realizzazione, però, si deve necessariamente accompagnare al rispetto e alla salvaguardia delle attività commerciali che attualmente vi operano”.

Confcommercio Terni interviene sul tema, chiamando in causa direttamente l’amministrazione comunale ternana.

“Per la delocalizzazione del mercato ortofrutticolo e del bar di Foro Boario, il Comune di Terni sembra non voler mantenere fede all’impegno di garantire agli operatori l’irrinunciabile continuità aziendale, più volte loro assicurata nelle interlocuzioni con l’ Amministrazione, oltre che richiamata in diversi atti amministrativi e politici.

Confcommercio Terni ritiene assolutamente grave che, con le scelte attuate e le risposte fornite, l’Amministrazione di fatto trascuri e sacrifichi i destini di questo mercato, e conseguentemente quelli di molti commercianti e ristoratori locali che si approvvigionano quotidianamente presso la struttura di Foro Boario.

Differentemente da quanto originariamente previsto, il Comune di Terni con il Bando di gara di metà febbraio 2020, andato peraltro deserto, ha previsto che gli operatori si debbano far carico di tutti gli investimenti per il completamento dell’immobile (impianti, bagni, pavimentazione etc.) individuato in Strada dei Confini, fornito quindi allo stato grezzo.
A queste spese si aggiunge il costo della demolizione e smaltimento delle strutture esistenti, oltre al doveroso pagamento degli affitti.
Nonostante l’aggravio di spese, gli operatori hanno dato la loro disponibilità per negoziare, definendo con gli Assessori competenti i presupposti per una concessione dei lotti in base alla procedura della trattativa privata.

All’Amministrazione civica, coerentemente con gli impegni precedentemente assunti, vista l’urgenza dei tempi dati dall’intimazione alla sgombero dell’area di Foro Boario, chiediamo un impegno serio per fornire un’unica risposta: la garanzia della continuità aziendale in fase di delocalizzazione degli operatori del mercato ortofrutticolo nella nuova struttura!
Su questa delicata questione si rischia il destino di una ventina di famiglie direttamente occupate, nonché di molti commercianti e ristoratori.

E’ quanto mai necessaria una assunzione di responsabilità da parte della politica sulle scelte realmente importanti da compiere, riguardo sia la delocalizzazione degli operatori del mercato ortofrutticolo e del bar di Foro Boario, che, più in generale, sull’evoluzione del piccolo commercio cittadino.
Siamo in piena emergenza”, sottolinea Confcommercio Terni. “Servono oggi e subito politiche forti ed incisive, volte a fornire sostegno alle piccole attività commerciali della città, vista la difficile situazione che si delinea.
Confcommercio su questo tema è da sempre disponibile al confronto, per definire una strategia condivisa ed un piano operativo per questo comparto che più di altri soffre la crisi”.