Studi di settore addio, in vigore i nuovi indicatori ISA 2019 | Confcommercio

Studi di settore addio, in vigore i nuovi indicatori ISA 2019

A partire dal periodo d’imposta 2018, e dunque dalle prossime dichiarazioni dei redditi, studi di settore e parametri cedono il passo agli ISA: Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale. Visto i ritardi degli strumenti operativi, Confcommercio ha chiesto la proroga delle scadenze di versamento delle imposte.
INFO: Responsabile Fiscale Seac Confcommercio - Nicoletta Censi - Tel. 075.506711- n.censi@confcommercio.umbria.it.
lunedì 20 Maggio 2019 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Gli ISA esprimono, su una scala da 1 a 10, il grado di affidabilità fiscale riconosciuto ad ogni contribuente, anche al fine di consentire l’accesso al regime premiale; vengono rivoluzionati dunque le logiche e l’approccio degli studi di settore che distinguevano tra contribuenti “congrui” e “non congrui” con conseguenze dirette, per questi ultimi, in termini di accertamento. I nuovi ISA, invece, al raggiungimento di certi risultati, non solo mettono al riparo il contribuente dall’inserimento nelle liste di controllo, ma offrono benefici fiscali concreti.

I BENEFICI PER LE IMPRESE

Il regime premiale, definito con provvedimento Agenzia Entrate del 10 Maggio 2019, prevede che qualora il livello di affidabilità si attesti fino al livello 6 incluso, il contribuente possa essere inserito nelle liste di controllo per l’accertamento.
Se il livello di affidabilità è superiore a 6 ma inferiore ad 8, il contribuente non sarà incluso nelle liste di controllo, e non avrà nessun effetto premiale.
Se il livello di affidabilità sale almeno fino a 8 sono previsti tre benefici: esoneri per visto di conformità per la compensazione dei crediti Iva o per i rimborsi Iva fino a 50.000 Euro, e dei crediti per imposte dirette e Irap fino 20.000 Euro e riduzione di un anno dei termini di accertamento per il reddito d’impresa e di lavoro autonomo e per l’Iva.
Nel caso l’impresa raggiunga un indice di fedeltà fiscale almeno pari a 8,5 scattano tutti i benefici precedenti e si aggiunge l’esclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici ex art. 39 c. 1, lett. d) 2°periodo DPR 600/73 per le imposte dirette, e art. 54, comma 2, 2° periodo DPR 633/72.
Infine per i contribuenti che raggiungono almeno 9 punti e fino a punteggio massimo di 10 di affidabilità fiscale, oltre a tutti i benefici precedenti si aggiungono anche per le società l’esclusione dalla disciplina delle società non operative o in perdita sistematica, e per le persone fisiche l’esclusione dell’accertamento cosiddetto “sintetico” da redditometro ex art. 38 DPR 600/73 a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di 2/3 il reddito dichiarato.

COME SI DETERMINA L’INDICATORE

Per determinare il punteggio di affidabilità attribuibile all’impresa o al lavoratore autonomo è necessario disporre del nuovo software di calcolo che sarà messo a disposizione dall’Agenzia Entrate, presumibilmente non prima degli inizi di giugno. Nell’applicativo dovranno essere inseriti sia i dati dell’apposito nuovo questionario ISA , da compilare in calce alla dichiarazione dei redditi, sia un pacchetto di dati e informazioni riguardanti l’indagine comportamentale del contribuente, ricostruita fino agli ultimi otto anni, o minori, di attività, predisposto dall’Agenzia Entrate e scaricabile dal proprio cassetto fiscale, anche attraverso apposita delega agli intermediari incaricati.

CONFCOMMERCIO CHIEDE LA PROROGA DEI VERSAMENTI

I problemi legati al debutto degli ISA, e soprattutto il ritardo nella messa a punto di tutti gli strumenti necessari per renderli operativi, che non consente il rispetto dei 60 giorni previsto dallo statuto del contribuente, ha indotto anche Confcommercio a valutare la richiesta di proroga delle scadenze di versamento delle imposte, il cui primo appuntamento è fissato al 1° luglio prossimo.