Sisma Centro Italia, cosa prevede la legge di Bilancio 2019 per imprese | Confcommercio

Sisma Centro Italia, cosa prevede la legge di Bilancio 2019 per imprese

Ecco una sintesi delle disposizioni di maggiore interesse per le imprese del Centro Italia colpite dal terremoto, contenute nel provvedimento pubblicato lo scorso 31 dicembre e sollecitate da Confcommercio e Federalberghi.
Info: Area Normativa Confcommercio Umbria, Michela Martini, tel. 075.506711 m.martini@confcommercio.umbria.it 
mercoledì 16 Gennaio 2019 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Le esenzioni fiscali riconosciute alle imprese ricadenti nella Fona Franca Urbana istituita nei comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, sono concesse anche per i periodi d’imposta 2019 e 2020.

Nelle zone colpite dal sisma del Centro Italia, è prorogato al 1° giugno 2019 il termine per la ripresa dei versamenti dei tributi sospesi, nonché degli adempimenti e dei versamenti contributivi, elevando a 120 il numero di rate in cui sono dilazionabili i versamenti.

È esentato da IRPEF e IRES, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati e, comunque, fino all’anno di imposta 2020 (in luogo di quello relativo al 2018), il reddito dei fabbricati ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici del centro Italia (individuati dagli allegati al decreto-legge n. 189 del 2016), ove distrutti o oggetto di sgombero in quanto inagibili.

È prorogata al 1° gennaio 2020 (in luogo del 1° gennaio 2019) la sospensione dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento esecutivo e delle somme accertate e a qualunque titolo dovute all’INPS (articoli 29 e 30 del decreto-legge n. 78/2010), nonché per le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione, e dei termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli enti creditori, ivi compresi quelli degli enti locali.

Non sono dovute l’imposta per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi e la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, per le attività con sede legale od operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dai predetti eventi sismici del Centro Italia.