Credito d'imposta per le aziende che acquistano prodotti in plastica riciclata o imballaggi compostabili o riciclati | Confcommercio

Credito d’imposta per le aziende che acquistano prodotti in plastica riciclata o imballaggi compostabili o riciclati

Con la Legge di Bilancio 2019, come con la precedente, sono stati stanziati i fondi per il credito d'imposta per le aziende che acquisteranno prodotti in plastica riciclata o imballaggi compostabili o riciclati.
Tari: per il 2019 non cambia il metodo di calcolo.
mercoledì 9 Gennaio 2019 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

La misura, come ricorda lo Sportello Ambiente e Rifiuti Seac Confcommercio Umbria, è stata predisposta peer incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti di lavorazione, nonché per la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio non riciclabili.

A partire dal 1° gennaio 2019, è dunque previsto un credito di imposta nella misura del 36%, per gli anni 2019 e 2020, sulle spese sostenute e documentate per gli acquisti di:

– prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;

– imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002;

– imballaggi derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio.

I requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi, secondo la normativa nazionale ed europea, oltre ai criteri e alle modalità per usufruire del credito di imposta saranno definiti con un decreto del Ministero dell’ambiente che sarà adottato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge finanziaria, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il Ministero dell’economia e delle finanze.

TARI, METODO DI CALCOLO

Per quanto riguarda la TARI invece è stata rinviata al 2020 l’applicazione generale del cosiddetto metodo per cui il tributo è determinato in relazione all’effettiva quantità di rifiuti prodotti, in base al principio UE “chi inquina paga”.

I Comuni avranno quindi anche per il 2019 la possibilità di determinare la Tari sulla base del criterio medio-ordinario (ovvero in base alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agi usi ed alla tipologia di attività svolte).

Info: Amanda Calisti, Sportello Ambiente Seac Confcommercio Umbria, tel. 075 506711
Cel. 338 6142921, a.calisti@confcommercio.umbria.it, ambiente@confcommercio.umbria.it