MOCA, materiali a contatto con gli alimenti: gli adempimenti per le imprese
L’obbligo di comunicazione permetterà di creare un’anagrafica nel settore dei MOCA così da consentire alle autorità sanitarie di svolgere attività di controllo ufficiale degli stessi.
OPERATORI INTERESSATI
Sono interessati da questo obbligo i produttori, gli operatori della distribuzione all’ingrosso di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
– utensili da cucina e da tavola, stoviglie, pentole, posate, piatti, bicchieri spatole, palette, cucchiaini;
– imballaggi e materiali di imballaggio (pellicole, fogli, imballaggi vari, sacchetti, tappi, supporti metallici, film e pellicole di confezionamento);
– imballaggi e contenitori in plastica;
– recipienti e contenitori (coppe, vassoi, vaschette, secchi);
– macchinari e impianti industriali;
– macchinari ed attrezzature per la trasformazione degli alimenti.
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
Il termine per effettuare tale comunicazione scadrà il 31 luglio.
Per le nuove imprese la comunicazione deve essere fatta contestualmente all’inizio dell’attività.
Oltre a questa segnalazione è fondamentale che l’azienda sia dotata di un protocollo di autocontrollo del processo produttivo di questi suoi oggetti, per garantire in ogni momento la loro tracciabilità e rintracciabilità.
La comunicazione di registrazione va inoltrata al SUAP competente per territorio in riferimento alla sede operativa dello stabilimento; lo sportello invierà poi comunicazione all’Autorità Sanitaria.
L’azienda dovrà inoltrare una comunicazione per ogni sede operativa gestita.
SANZIONI
Gli operatori che non adempiono all’obbligo di comunicazione sono assoggettati alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 1.500,00 a € 9.000,00.
INFO E CONSULENZA
Servizio Am,biente Seac Confcommercio Umbria, Amanda Calisti, tel. 075.506711, a.calisti@confcommercio.umbria.it
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