Anna Rita Fioroni (Confcommercio): “Più reddito e più occupazione, Professioni protagoniste della crescita” | Confcommercio

Anna Rita Fioroni (Confcommercio): “Più reddito e più occupazione, Professioni protagoniste della crescita”

Perugia, 12 ottobre 2016 - Il settore delle professioni sta dimostrando di avere ampi margini di espansione: servono perciò interventi mirati perché questo comparto giochi il suo ruolo strategico per lo sviluppo dell’economia.
mercoledì 12 Ottobre 2016 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Anna Rita Fioroni, imprenditrice umbra che da anni si batte perché questo ruolo sia riconosciuto, responsabile di Confcommercio Professioni, è intervenuta oggi al convegno “Competitività e crescita: il ruolo delle professioni nel terziario” che si è tenuto a Roma presso la sede confederale.

Il quadro di contesto – ha detto Anna Rita Fioroni – ci disegna una realtà fatta, oltre che da professioni organizzate in ordini e collegi, cosiddette tradizionali, anche da nuove professioni, in continua evoluzione, che acquisiscono nel tempo identità, caratteristiche peculiari e distinguibili.
L’Europa considera ormai le professioni imprese intellettuali, produttrici di servizi e chiede sempre più azioni volte alla liberalizzazione e all’abolizione di tariffe e riserve. Il libero professionista in Europa è parificato all’impresa. In Italia ci sono i primi segnali che fanno sperare nella piena attuazione di questo tipo di approccio; si sono fatti passi avanti per uniformarsi al dettato europeo e considerare le attività professionali assimilabili ad attività di impresa”.
La Fioroni ha sottolineato che per la prima volta, infatti, con la Legge di stabilità 2016, i lavoratori autonomi professionali sono equiparati alle PMI per l’accesso ai piani operativi nazionali e regionali a valere sui fondi strutturali europei.

Secondo la ricerca dell’Ufficio Studi Confcommercio presentata oggi, tra il 2008 e il 2014, ovvero gli anni della crisi nel corso dei quali l’occupazione complessiva è scesa di 800mila unità, il numero dei professionisti è salito di 130mila unità fino a quota un milione e 300mila circa, arrivando a rappresentare il 5,8% sul totale dell’occupazione, e l’85% di questa crescita è dipesa dai cosiddetti non ordinistici (circa 340mila persone,+49% in più rispetto al 2008).
Il reddito complessivo prodotto da questi ultimi, sempre negli anni della recessione, è salito di quasi il 16%, passando dai 4,9 miliardi del 2008 ai 5,6 miliardi del 2014, a fronte di un reddito da lavoro e impresa che nel periodo ha accusato una flessione di oltre sei punti percentuali.

“I numeri della ricerca – ha aggiunto Anna Rita Fioroni – ci fotografano una realtà economica in crescita per i servizi e soprattutto per le attività di lavoro autonomo, cosiddette non ordinistiche, con partita Iva che crescono al contrario di tutte le altre occupazioni. Sulla base di ciò, la prima considerazione da fare è che dovremo superare la ricorrente distinzione tra professionisti iscritti ad ordini e non, regolamentati o non regolamentati, quando si pensa alla competitività. Dovremo prendere anche atto che per tutti il mercato è sempre più complesso ed incerto e gli effetti recenti della crisi si traducono nel progressivo impoverimento di tutte le professioni.
Vogliamo lavorare per un’identità e per valori condivisi – ha osservato Fioroni – e per questo il Manifesto per la competitività si rivolge alle associazioni di professionisti regolamentati e alle associazioni professionali non regolamentate, che si impegnano per l’affermazione sociale della professione attraverso sistemi di certificazione di qualità del servizio in una logica di mercato.
E’ necessario inoltre ripristinare al più presto normali condizioni nell’erogazione del credito per i professionisti, individuare strumenti in grado di favorire l’accesso al credito e superare distinzioni e appesantimenti burocratici che determinano incertezza in questo ambito”.

Perugia 12 ottobre 2016