Capodanno in Umbria, spiragli di ripresa per il turismo
Se le previsioni a livello nazionale non sono incoraggianti, a livello umbro una ricognizione fatta tra le strutture ricettive e ristorative evidenzia invece come per l'ultimo dell'anno ci sia una buona affluenza e spesso anche il "tutto esaurito" per i cenoni. Questo grazie anche allo sforzo degli operatori che hanno ulteriormente abbassato i prezzi.
Se le previsioni a livello nazionale non sono incoraggianti, a livello umbro una ricognizione fatta tra le strutture ricettive e ristorative evidenzia invece come per l’ultimo dell’anno ci sia una buona affluenza e spesso anche il “tutto esaurito” per i cenoni. Questo grazie anche allo sforzo degli operatori che hanno ulteriormente abbassato i prezzi. Quest’anno infatti è possibile trovare cenoni di qualità anche in una fascia di prezzo tra i 50 e gli 80 euro, mentre in anni passati si superavano agevolmente i 100 euro, ovviamente animazione e veglione compreso.
A Capodanno l’Umbria sarà scelta soprattutto da turisti provenienti dalle regioni limitrofe – Lazio, Toscana, Marche – e rappresentati da coppie e da molte famiglie con bambini. Il luogo di provenienza condiziona anche un pò la località scelta: i turisti romani, ad esempio, privilegiano la parte sud dell’Umbria, quindi Terni, Narni, Orvieto, Todi, etc. Buona ripresa anche per Perugia, che è partita un pò in sordina e ha guadagnato in appeal grazia alla animazione in cnetro storico.
Un altro aspetto significativo è che i pernottamenti sono mediamente di 2 notti, e non di una, come l’anno scorso, e la scelta che ha privilegiato gli alberghi rispetto agli agriturismo.
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