Orario dei negozi, la Consulta respinge i ricorsi | Confcommercio

Orario dei negozi, la Consulta respinge i ricorsi

Per la Corte Costituzionale sono infondate le questioni di legittimità costituzionale sulla deregulation di orari e aperture inserite nel decreto Salva Italia. Di fatto, dunque, la Corte conferma la legittimità della normativa attualmente in vigore, che non stabilisce alcun limite agli orari, né alle aperture festive.

mercoledì 19 Dicembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

La Corte Costituzionale, con la sentenza 299/2012, ha dichiarato “non fondate le questioni di legittimità costituzionale” relative alla deregulation degli orari e aperture inserite nel decreto “Salva Italia”. Sono stati così rigettati i ricorsi in materia presentati nei mesi scorsi dalle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Lombardia e Piemonte. Di fatto, dunque, la Corte conferma la legittimità della normativa attualmente in vigore, che non stabilisce alcun limite agli orari, né alle aperture festive. “Questa sentenza ci sorprende – è il commento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza – perché esperti costituzionalisti da noi interpellati ritenevano che la norma nazionale fosse in palese contrasto con le competenze sul commercio chiaramente affidate alle Regioni con la riforma del Titolo V. Ora analizzeremo approfonditamente le trenta pagine delle motivazioni relative alla sentenza, ma quello che più preoccupa è cosa potrà accadere in futuro: tutto, a questo punto, può essere interpretato e stravolto”. Da parte sua, il presidente di Ascom Padova, Fernando Zilio, ha parlato di “un colpo si spugna definitivo a dieci anni di discorsi vuoti sul federalismo, spero non sia un colpo di spugna definitivo anche per il commercio dei nostri centri urbani”.