Natale al ristorante per il 15 per cento degli italiani | Confcommercio

Natale al ristorante per il 15 per cento degli italiani

Il dato, che emerge da un'elaborazione del Centro studi Fipe, è in netta flessione rispetto a quello di dodici mesi fa (23,7 per cento). Tra chi resta a casa, il 68,4 per cento lo fa per consuetudine e il 22,2 per ragioni economiche.

martedì 18 Dicembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Solo il 15% degli italiani sceglierà di andare in un pubblico esercizio fra Natale e San Silvestro, un dato in netta flessione rispetto a quanto avvenne dodici mesi fa (23,7%). Tra questi il 14,9% sarà disponibile a spendere di più rispetto allo scorso anno e il 25,8% non si è posto proprio il problema di quanto spendere, mentre il 5,2% prevede di spendere di più rispetto allo scorso anno.
È quanto emerge da un’elaborazione del Centro studi di Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, sui dati di un’indagine Format-Research.
“Il clima di difficoltà economica, aggravato dalle incertezze politiche – commenta il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani – ha fatto ridurre il numero degli italiani disposti ad uscire dalle mura domestiche dove il lavoro per le feste è comunque faticoso. Non a caso spesso si va fuori casa per evitare di organizzare, cucinare, rassettare e pulire. Per fortuna il ristorante consente di vivere la festa in un clima di intimità familiare molto simile a quello della propria abitazione”.
Natale e Capodanno sono le feste per eccellenza a carattere familiare e infatti solo il 7,2% le trascorrerà certamente in un locale pubblico e il 7,8% prevede di optare per questa soluzione, nella convinzione che tale ipotesi si tramuterà in realtà. Sempre nella percentuale di chi starà fuori casa, la stragrande maggioranza preferisce la compagnia degli amici (75,4%) a quella dei familiari. Non a caso, la festa per eccellenza da trascorrere nel locale è quella di San Silvestro, scelta come occasione dall’88,4% del campione. L’idea di base è infatti quella di rilassarsi senza preoccupazione dei preparativi (45,9%), di divertirsi ballando e cantando (35,2%) e di visitare posti nuovi (22,7%). Fra chi non festeggia fuori casa, invece, predomina la motivazione legata alla consuetudine (68,4%), mentre nel 22,2% ci sono ragioni economiche alla base della scelta.
Seppur nella consapevolezza che quasi tutti gli italiani staranno in casa nelle due giornate natalizie, l’80% dei ristoranti sarà in attività e di questi il 26,3% ha ridotto i prezzi con un menu tutto compreso mediamente a 52 euro. Meglio andrà dal punto di vista degli incassi per il Capodanno. Il cenone a menu fisso costerà in media 77 euro e sarà offerto dal 63% dei ristoranti, consapevoli che secondo le nuove tendenze il brindisi si preferisce nelle piazze, mentre un buon 35% opterà per la formula classica “cenone più veglione” a 81 euro.