Contratti e pagamenti, da oggi le nuove regole | Confcommercio

Contratti e pagamenti, da oggi le nuove regole

Cambiano le regole all'interno della filiera agroalimentare: obbligo di forma scritta per i contratti tra imprese, termini di pagamenti a 30 giorni per le merci deperibili e a 60 giorni per gli altri prodotti dal ricevimento della fattura.

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martedì 23 Ottobre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Dall’obbligo dei contratti scritti nella commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari, ai pagamenti entro 30 o 60 giorni, alla vigilanza dell’Antitrust. Entrano in vigore oggi le nuove regole previste dall’articolo 62, nel pacchetto delle liberalizzazioni del governo, al centro in questi mesi di contrapposizione spesso polemiche tra produttori e imprese della distribuzione, tra quest’ultime e il Mnistero delle Politiche agricole. Nei giorni scorsi le imprese avevano chiesto uno slittamento dell’applicazione ma il governo ha risposto ”niet” pur aprendo alla possibilità di correttivi. Voluto dal ministro Mario Catania, l’articolo 62 introduce la certezza dei contratti e dei tempi di pagamento, con l’intento di tutelare la parte più debole della filiera, mettendo fine a ”pratiche commerciali scorrette” che strozzano i piccoli produttori. Nel provvedimento si prevede che la norma si applica ”alle relazioni commerciali in materia di cessioni di prodotti agricoli e alimentari, con particolare riferimento alle relazioni economiche tra gli operatori della filiera connotate da un significativo squilibrio nelle rispettive posizioni di forza commerciale”. Cambiano insomma le regole all’interno della filiera agroalimentare, dal produttore fino agli scaffali del supermercato: viene previsto l’obbligo di forma scritta per i contratti tra imprese e fornitori (ora vengono stipulati in gran parte verbalmente); vengono inoltre fissati i termini di pagamenti a 30 giorni per le merci deperibili, a 60 giorni per gli altri prodotti dal ricevimento della fattura. Da considerare che allo stato i tempi dei pagamenti sono molto più lunghi. A vigilare sulla corretta applicazione delle nuove regole, sarà
l’autorità Antitrust.