Via libera al decreto sviluppo, parte l'agenda digitale | Confcommercio

Via libera al decreto sviluppo, parte l’agenda digitale

Il Cdm ha approvato il provvedimento "trasforma-Italia". Infrastrutture e servizi digitali, startup, agevolazioni fiscali per la realizzazione di opere infrastrutturali con capitali privati. Monti: "Un decreto che riguarda il futuro e l'Italia nuova".

LE MISURE DEL DECRETO SVILUPPO
RETE IMPRESE ITALIA: BUONE INTENZIONI, MA PER LO SVILUPPO SERVE BEN ALTRO
PASSERA SU DIMINUZIONE TASSE: NELLA PROSSIMA LEGISLATURA, ORA LA PRIORITA' E' L'IVA

lunedì 1 Ottobre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Il governo ha varato il decreto sviluppo ribattezzato “trasforma-Italia”, dando il via alla seconda fase della crescita con misure per attrarre investimenti, sbloccare le infrastrutture, digitalizzare il paese e i cittadini e per fare dell’Italia una mini Silicon Valley, terreno fertile per la nascita di imprese innovative. L’ossatura del decreto sta proprio nella spinta alle start up e alla cosiddetta Agenda digitale, anche se il piatto forte potrebbe essere il credito d’imposta alle infrastrutture che,
secondo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, potrebbe sbloccare opere per ”decine di miliardi”. A benedire il provvedimento e’ stato lo stesso premier Mario Monti che non ha esitato a mettere il decreto sullo stesso piano delle attese misure per il taglio dei costi della politica: entrambi i dl contribuiranno infatti a ”trasformare il Paese”. “Un modo per farlo – ha spiegato Monti – sara’ appunto l’agenda digitale: attraverso la circolazione del sapere, la condivisioni delle informazioni, la connettivita’, i servizi digitali al cittadino, si porranno le basi per recuperare il gap tecnologico del Paese. L’Italia potra’ cosi’ diventare un luogo nel quale l’innovazione sia un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitivita’
delle imprese”. Ogni italiano avra’ dunque a breve in tasca il documento digitale unificato, che unisce tessera sanitaria e carta d’identita’. Entro il 2015 niente piu’ foglietti rossi e bianchi per le ricette mediche, che diventeranno digitali e valide su tutto il territorio nazionale. Via libera anche al fascicolo universitario elettronico, all’obbligo per la P.A. di comunicare attraverso la posta elettronica certificata e di pubblicare online i dati in formato aperto e riutilizzabile da tutti. ”Significativi risparmi di spesa” arriveranno dalla digitalizzazione delle notifiche e delle comunicazioni giudiziarie. Per l’azzeramento del digital divide vengono stanziate nuove risorse per 150 milioni. A 200 milioni ammonta invece lo stanziamento iniziale a favore delle start up, che potranno godere anche di specifiche detrazioni per gli investimenti, di contratti di lavoro piu’ flessibili, di vantaggi fiscali per gli investimenti e dell’azzeramento degli oneri burocratici e amministrativi. Sono proprio le imprese innovative con una spiccata vocazione internet, infatti, quelle su cui Passera punta di piu’: ”un Paese cresce se ha imprese cosi”’, ha sottolineato il ministro annunciando tutte le misure a vantaggio dei giovani imprenditori che oseranno mettersi in gioco avviando una nuova attivita’. La misura che presumibilmente mobilitera’ piu’ risorse e’ pero’ la concessione fino al 2015 del credito di imposta al 50% su Ires e Irap per la realizzazione di nuove infrastrutture. ”Di soldi lo Stato non ne ha – ha evidenziato senza mezzi termini Passera – con il credito d’imposta si possono mettere in moto opere che altrimenti non partirebbero” e ”potrebbero essere per decine di miliardi i lavori che questo meccanismo falicitera”’. Difficile prevedere al momento quali potranno essere le opere strategiche che potranno goderne, ma l’esecutivo gia’ prevede di movimentare circa 15 miliardi cosi’ da raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi fissato nell’agenda di governo.