Banca Dati delle Strutture Ricettive, cos’è e chi si deve registrare
La Banca Dati delle Strutture Ricettive è una piattaforma che ha lo scopo di centralizzare tutte le informazioni necessarie all’assegnazione di un codice (CIN Codice Identificativo Nazionale) che identifica tutte le strutture ricettive e che dovrà essere chiaramente esposto all’esterno dello stabile e indicato negli annunci ovunque pubblicati e comunicati.
La Banca Dati delle Strutture Ricettive è finalizzata al censimento puntuale del settore, ma risponde anche alla volontà di far emergere il sommerso turistico per far “giocare tutti con le stesse regole”, evitare evasione fiscale, lavoro irregolare e concorrenza sleale.
L’obbligo di richiedere ed esporre il CIN (Codice Identificativo Nazionale) riguarda anche gli operatori umbri già in possesso del CIR, il Codice Identificativo Regionale. La Regione Umbria ha già provveduto alla ricodifica del CIR e ha trasmesso al Ministero del Turismo l’anagrafica della banca dati Turismatica. Nulla cambia per la registrazione del movimento ospiti nella banca dati regionale Turismatica.
Chi deve richiedere il CIN?
- I titolari o gestori delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere
- i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche
- i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi
Quando richiedere il CIN?
Dalla pubblicazione dell’Avviso, i titolari di strutture ricettive, locazioni brevi o turistiche avranno 60 giorni di tempo per ottenere il CIN Codice Identificativo Nazionale mediante l’accesso alla Banca dati delle Strutture Ricettive BDSR (questo il link al quale effettuare l’accesso: https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/)
Si consiglia di procedere alla richiesta del CIN non appena la piattaforma sarà disponibile e non aspettare gli ultimi giorni, perché sono previste sanzioni per gli inadempienti.
Come richiedere il CIN?
È possibile accedere alla piattaforma solo tramite identità digitale SPID o CIE. Una volta effettuato l’accesso, i titolari visualizzeranno i dati relativi alle strutture collegate al proprio codice fiscale. Qualora ci fossero informazioni mancanti, potranno integrarle e segnalare eventuali modifiche.
Al termine della procedura sarà rilasciato il CIN, che dovrà essere obbligatoriamente indicato in qualsiasi annuncio commerciale ed esposto all’esterno degli edifici.
Le sanzioni per chi non si adegua
Nei confronti di coloro che entro 60 giorni a partire dal 3 settembre 2024 non si adegueranno all’obbligo di richiesta ed esposizione del CIN sono previste le seguenti sanzioni:
- Per la mancata richiesta del CIN, multa da 800 a 8.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura ricettiva o dell’immobile in locazione
- Per la mancata esposizione e indicazione del CIN, multa da 500 a 5.000 euro in relazione alle dimensioni della struttura dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione e rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato.
Federalberghi Umbria
Enrico Valentini – tel. 075.506711
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