Bonus Carburante 2022, cos’è e come funziona
Il bonus carburante 2022 è un contributo previsto per i lavoratori del settore privato al fine di fronteggiare i maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del rincaro dei carburanti.
Come richiederlo
I buoni carburanti non vengono concessi dal Governo ai cittadini, ma è il datore di lavoro privato che li eroga volontariamente ai dipendenti.
Il datore di lavoro potrà autonomamente decidere a chi e quanto corrispondere nel limite massimo di 200 euro.
Oltre tale soglia infatti il contributo non è più esente e concorre a formare reddito da lavoro dipendente. Ed è questa la principale novità introdotta.
Pertanto il dipendente potrà chiederlo all’azienda, ma non potrà essere rivendicato come diritto.
A chi erogarlo
I possibili destinatari sono esclusivamente i lavoratori dipendenti, a prescindere dalla tipologia di contratto. Sono pertanto esclusi tirocinanti, collaboratori e amministratori.
L’ammontare del bonus potrà anche essere diversificato tra lavoratori.
I bonus riguardano solo il rifornimento di benzina?
No, ma il bonus potrà essere speso solo per rifornimento di carburante per autotrazione. Quindi oltre alla benzina parliamo di gasolio, gpl, metano ma anche ricarica veicoli elettrici.
Come si erogano e quanto costa all’azienda?
I buoni potranno essere erogati sia in formato cartaceo che elettronico e dovranno riportare il loro valore nominale. Non possono essere dati in busta paga.
All’impresa non si applicano tasse né contributi da versare. Come per i fringe benefit da 258,23 euro. Quindi i 200 euro di acquisto sono deducibili interamente dal reddito d’impresa.
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Entro quando erogarli e entro quando spenderli
Il datore di lavoro potrà erogarli entro il 12 gennaio 2023 per il principio di cassa allargato, mentre il dipendente potrà spenderlo anche successivamente, entro ovviamente la data indicata nel voucher.
Cosa significa che i bonus possono essere chiesti in sostituzione dei premi di risultato, come benefit aziendali?
Nel caso in cui l’azienda, al raggiungimento di obiettivi prefissati, abbia previsto la possibilità di sostituire il premio di risultato in welfare ovvero di offrire benefit aziendali, allora questa sostituzione potrà avvenire, a richiesta del lavoratore, anche per il bonus.
In questa ipotesi però l’erogazione del bonus carburante dovrà verificarsi nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali per il premio di risultato” nel rispetto della normativa prevista.
Anche in questo caso, però i buoni carburante restano svincolati e sono autonomi dagli altri benefit previsti.
Quindi il dipendente che chieda l’erogazione dei premi di risultato in buoni benzina avrà diritto all’esenzione da imposta sia per il paniere di beni e servizi offerti fino ad un valore di euro 258,23, sia per i predetti buoni benzina per un valore di euro 200.
L’importante è che a livello contabile le due voci siano separate.
Area Lavoro – Confcommercio Umbria
dott.ssa Martina Sacchetti – tel. 075 506711
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