Confcommercio Assisi, no all'aumento delle tariffe dei bus turistici | Confcommercio

Confcommercio Assisi, no all’aumento delle tariffe dei bus turistici

La Confcommercio di Assisi, insieme alla Federalberghi, esprime netta contrarietà rispetto all'aumento del 21% applicato  dal 1° aprile alle tariffe degli autobus turistici in arrivo in città. "Una scelta imposta dall'alto che penalizza il turismo". 

mercoledì 2 Aprile 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

La Confcommercio di Assisi, insieme alla Federalberghi, esprime netta contrarietà rispetto all’aumento del 21% applicato  dal 1° aprile alle tariffe degli autobus turistici in arrivo in città.

La tariffa fino al 28 febbraio era di 72 euro il primo giorno e si riduceva della metà per i giorni seguenti di permanenza, fino ad un minimo di 16 euro.

Dal 1° aprile la tariffa è schizzata ad 88 euro il primo giorno. 
“Tutto questo è inaccettabile  – commenta il presidente della Confcommercio di Assisi Sebastyiano Vincenzo Di Santi – i nostri  imprenditori sono stufi di essere usati come un bancomat  e trattati come sudditi sui quali vengono calate dall’alto scelte su cui non c’è stato un minimo confronto. Noi siamo pronti a mettere in campo manifestazioni di dissenso eclatanti, perché non condividere con gli operatori economici azioni che ipotecano il futuro e la sopravvivenza delle attività turistiche, non coinvolgerle nel confronto significa non avere a cuore gli interessi economici della città”.

Le strutture ricettive chiudono i contratti con i tour  operator con largo anticipo, anche un anno prima rispetto alla soggiorno, ed incrementare all’improvviso  la tassa d’ingresso alla città per i bus turistici significa essere tagliati fuori dalle scelte di molte agenzie turistiche.  La conseguenza  sarà che, per non vedersi annullate le prenotazioni stipulate con i tour operator un anno fa,  ancora una volta saranno quasi certamente  le imprese ricettive di Assisi a pagare il conto di questa aumenti. Una cosa inaccettabile!”.