Delega fiscale, via libera della Camera
I voti a favore sono stati 356, i contrari 60. Il testo passa ora all'esame del Senato: se approvato, il governo avrà nove mesi di tempo per adottare uno o più decreti delegati per rivedere il sistema fiscale.
NUOVO RINVIO PER LO SPESOMETRO
Via libera dell’Aula della Camera alla delega fiscale sui cui il governo ha incassato quattro fiducie su altrettante parti in cui è stato suddiviso il testo. I voti a favore sono stati 356, i contrari 60 e le astensioni 9. Il testo passa passa ora all’esame del Senato: se approvato, il governo avrà nove mesi di tempo per adottare uno o più decreti delegati con l’obiettivo di rivedere il sistema fiscale italiano. Più volte il sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, ha tenuto a sottolineare che si tratta di una delega “anomala”, una “non-riforma” che punta a “rendere il sistema più giusto, più equo e più favorevole alla crescita”. Tuttavia, le misure sono destinate a incidere non poco sui contribuenti italiani, a partire dalla riforma del catasto (che il governo ha assicurato partirà entro la fine della legislatura) alle norme sull’abuso di diritto, dall’accorpamento delle Agenzie fiscali alla revisione della riscossione degli enti locali, al fondo per il calo delle tasse che resta confermato a partire dal 2014. Il governo ha posto la fiducia sul testo uscito dalla commissione Finanze di Montecitorio modificando però due commi. La commissione infatti aveva stoppato l’accorpamento dei Monopoli di Stato nell`Agenzia delle dogane e dell`Agenzia del territorio nell`Agenzia delle entrate ma, supportato dal giudizio della Rgs, l’esecutivo ha reinserito la fusione nel maxiemendamento.
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