Fase 2, in vista l’allentamento delle restrizioni per i pubblici esercizi
Le misure restrittive, come quella firmata dal sindaco di Perugia Andrea Romizi, che ha dimostrato una grande disponibilità a riconsiderare il provvedimento alla luce della situazione di questi giorni, erano state motivate dagli episodi di assembramenti e risse che si sono verificati in alcune città umbre e nel capoluogo.
In concomitanza con questi episodi, il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni aveva rivolto un duplice appello: ai giovani, per l’osservanza delle regole, e alle Forze dell’Ordine, alle quali l’organizzazione, a nome delle migliaia di pubblici esercizi che rappresenta, ha chiesto uno sforzo ulteriore per la vigilanza nelle zone calde delle città umbre.
“I titolari di pubblici esercizi sono chiamati a fare la loro parte e la fanno”, ha detto il presidente Confcommercio. “Alcuni si sono visti costretti ad assumere stewart e vigilanti privati, proprio per scongiurare episodi riprovevoli, ma questo è inaccettabile, perché in un momento in cui le attività hanno l’acqua alla gola caricarle di un ulteriore costo significa davvero metterle in ginocchio”.
Proprio per evitare nuovi pesantissimi danni economici ai pubblici esercizi, Confcommercio Umbria e Fipe si sono attivate a tutti i livelli, perchè le restrizioni siano allentate e sia finalmente consentito agli imprenditori di lavorare in sicurezza.
Solo così questa fase 2 potrà davvero essere l’anticamera di un ritorno alla normalità.
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