Il governo "vara" il decreto su cultura e turismo | Confcommercio

Il governo “vara” il decreto su cultura e turismo

Il ministro Franceschini: "Il decreto rivoluziona il settore e il rapporto tra pubblico e privato nella cultura". Arriva un credito di imposta del 30% per le imprese alberghiere che decideranno di investire per rinnovare le loro strutture. Un commissario per la riforma dell'Enit.

mercoledì 21 Maggio 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto cultura. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini ha spiegato che “il governo intende investire in cultura e turismo per uscire dalla crisi”. “Il decreto – ha detto Franceschini – rivoluziona il settore e il rapporto tra pubblico e privato nella cultura. Sono misure urgenti ma stanno dentro un percorso di consultazione che hanno una straordinaria potenzialità”. Il dl Cultura introduce un Art bonus: “sul modello Ecobonus un sistema di incentivi fiscali per un privato che decide di fare donazioni, mecenatismo, con un credito d’imposta del 65% in tre anni. Oggi si hanno detrazioni insignificanti, e ci mettiamo al fianco dei Paesi come la Francia che hanno sistema di incentivi fiscali con la legge sul mecenatismo”. Franceschini ha diffidato da “tabù tardo-ideologici” sull’ingresso dei privati nella cultura, “perchè se un privato vuole dare un contributo deve essere accolto a braccia aperte e noi gli offriamo un incentivo fiscale con un credito di imposta del 65% che va ammortizzato in tre anni, nel limite del 5 per mille del fatturato delle imprese o del 15% dell’imponibile del privato. Quindi si possono fare donazioni anche importanti”. Il Dl concede inoltre un credito d’imposta del 30% per le spese sostenute dalle strutture ricettive per la digitalizzazione e per la ristrutturazione degli alberghi. “Si tratta – ha osservato il ministro dei Beni Culturali – di misure nuove e importanti per migliorare l’offerta alberghiera. Le due agevolazioni si possono cumulare”. Franceschini ha poi parlato dell’Enit: “L’Enit oggi e’ inadeguata per le esigenze del turismo italiano. Abbiamo previsto un commissario che procedera’ alla liquidazione di Promuovi Italia e riorganizzera’ l’Enit per creare uno strumento di promozione turistica adeguato e efficiente”.