Inefficienze, costi e lungaggini burocratiche: Italia "maglia nera" in Europa | Confcommercio

Inefficienze, costi e lungaggini burocratiche: Italia “maglia nera” in Europa

Rapporto dell'Ufficio Studi Confcommercio sulle determinanti dell'economia sommersa: raddoppiati, in 10 anni, i tempi per una sentenza di fallimento. Scarse qualità ed efficienza delle istituzioni e delle infrastrutture. Si salva solo la sanità.

IL RAPPORTO

martedì 7 Agosto 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Mancata semplificazione normativa, lungaggini burocratiche, bassa qualità dei servizi pubblici e onerosità degli adempimenti collocano il nostro Paese in fondo alle classifiche nel confronto europeo. E’ quanto emerge da alcuni dati contenuti nel Rapporto sulle determinanti dell’economia sommersa realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio (vedi allegato, ndr). Entrando nel dettaglio dello studio, si scopre che rispetto agli altri Paesi l’Italia registra il più basso livello di efficienza del sistema giudiziario ed è agli ultimi posti per la capacità di risolvere controversie tra imprese, per la diffusione di pagamenti irregolari e tangenti, per i costi e i tempi di adempimento degli obblighi fiscali (occorre un numero di ore quasi cinque volte superiore a quello del Lussemburgo). Inoltre, negli ultimi dieci anni, il tempo di attesa per una sentenza di fallimento o di insolvenza è praticamente raddoppiato passando da uno a quasi due anni (quasi cinque volte i tempi dell’Irlanda e il doppio del Regno Unito), mentre anche sul fronte dei servizi pubblici resi ai cittadini l’Italia registra risultati tutt’altro che brillanti, in particolare per la scarsa qualità ed efficienza delle istituzioni e delle infrastrutture. Nel campo dell’istruzione, ad una percezione abbastanza positiva della qualità della scuola primaria, fa riscontro una minore performance del sistema educativo superiore, anche a causa della scarsa diffusione del web all’interno delle scuole. Solo sul versante della sanità, infine, si registra un risultato positivo.