Per la Tasi arriva la proroga a metà | Confcommercio

Per la Tasi arriva la proroga a metà

Non ancora ufficializzato lo slittamento a settembre per il 90% dei contribuenti, non è escluso che si possa arrivare fino ad ottobre. Da Comuni e consumatori dubbi di costituzionalità. In Umbria i Comuni in ui si paga entro la scadenza originaria del 16 giugno sono: Bastia Umbra, Città di Castello, Gualdo tadino, Monte Santa Maria Tiberina, Scheggino, Spello. 

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domenica 18 Maggio 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

La Tasi slitta di 3 mesi, dal 16 giugno al 16 settembre (anche se il comunicato del Tesoro non indica precisamente il giorno) per quasi la totalità dei contribuenti, più o meno il 90%. Ma non è escluso che lo slittamento possa arrivare fino ad ottobre. Così come si moltiplicano le voci di un possibile slittamento (per i Caf, non per il pagamento) per il modello 730. Una certezza rimane: l’Imu sulle seconde case si paga come sempre a giugno. Allo Stato infatti solo il 10% dei Comuni ha deliberato sulle aliquote e messo quindi i cittadini in grado di pagare. Ma contro la soluzione tecnica individuata dal governo ci sono già le prime iniziative: il comune di Varese che chiederà alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità dell’intera tassa. E i consumatori del Codacons che ritengono la scelta dello slittamento sia stata presa ”senza alcun valido motivo che giustifichi questa differenza, dato che i Comuni hanno avuto tutto il tempo necessario per deliberare le aliquote”. E, al di là delle moltissime dichiarazioni politiche in vista dell’appuntamento delle europee il prossimo week end, gli operatori appaiono decisamente preoccupati, a partire da Confcommercio e Rete Imprese Italia (vedi allegati, ndr), mentre la Cisl chiede di rimettere mano al sistema di imposizione sulla casa, ”recuperando una maggiore equità e progressività nella tassazione”. Così mentre ieri il presidente dell’Anci, Piero Fassino, parlava di ”soluzione più ragionevole” sono comunque molti i primi cittadini che dovranno far slittare il pagamento con probabili problemi di ‘cassa’. Ma il ‘nodo’ è poi anche nell’attuazione: ad esempio secondo la Uil su 32 città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, in 12 di queste si pagherà più dell’Imu pagata nel 2012. E ancora: alla fine – sempre secondo la Uil – si avranno sicuramente 8.092 applicazioni diverse della Tasi e si rischia di avere oltre 75mila combinazioni differenti di detrazioni per l’imposta. Insomma ”un ginepraio”. Ma ora l’attenzione è sullo slittamento: per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ad esempio ”un simile provvedimento viola la Costituzione, che all’articolo 3 sancisce l’assoluta uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”. Interpellato sull’argomento, però, il costituzionalista Massimo Siclari, si mostra possibilista: ”ad una prima analisi non ravviso una violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Si tratta di una scelta dettata unicamente da motivi organizzativi e legata ai ritardi di alcuni Comuni. Mi sembra che siamo di fronte più a una diseguaglianza di diritto che a una diseguaglianza di fatto”. In attesa dunque del decreto del Tesoro che sancisca lo slittamento una certezza resta per tutti: l’Imu sulle altre case si paga a giugno. Poi a luglio (o a ottobre) la Tasi.