Perugia, i Carabinieri catturano i colpevoli delle intimidazioni ai negozi. Il plauso di Confcommercio | Confcommercio

Perugia, i Carabinieri catturano i colpevoli delle intimidazioni ai negozi. Il plauso di Confcommercio

Con una brillante operazione i Carabinieri del Comando provinciale di Perugia, quelli della Stazione di Ponte San Giovanni e i Ros hanno assicurato alla giustizia i responsabili dei gesti intimidatori ai danni di due attività commerciali di Ponte Valleceppi e Ponte Felcino. Il presidente provinciale Confcommercio Mencaroni: "Un grande plauso agli uomini dell'Arma per la velocità e l'efficacia dell'azione investigativa". 

lunedì 31 Marzo 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Con una brillante operazione i Carabinieri del Comando provinciale di Perugia, quelli della Stazione di Ponte San Giovanni e i Ros hanno assicurato alla giustizia i responsabili dei gesti intimidatori ai danni di due attività commerciali di Ponte Valleceppi e Ponte Felcino, contro le cui vetrine erano stati sparati – in due distinti episodi, il 6 febbraio e il 26 marzo – colpi di arma da fuoco. 

Le indagini si sono concluse martedì primo aprile con l’esecuzione di due ordinanze di misura cautelare in carcere a carico di una donna perugina e di un uomo calabrese, tre fermi disposti dalla procura e altri due arresti in flagranza, oltre ad un numero molto alto di perquisizioni effettuate nella zona dei ponti. 

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Sulla brillante operazione è intervenuto il presidente di Confcommercio della provincia di Perugia Giorgio Mencaroni: “Se al momento dei colpi sparati contro le vetrine di due esercizi commerciali di Ponte Felcino e Ponte Valleceppi abbiamo dichiarato tutta la nostra preoccupazione e il nostro allarme, ora ci preme rivolgere pubblicamente un grande plauso al Comando provinciale dei Carabinieri di Perugia, ai Ros e ai militi della Stazione di Ponte San Giovanni per la velocità e l’efficacia dell’azione investigativa grazie alla quale hanno fatto chiarezza sulla vicenda e assicurato prontamente i colpevoli alla giustizia”. 

“La vicenda – continua Mencaroni – conferma i suoi tratti inquietanti, per i metodi usati che, come hanno detto le stesse Forze dell’Ordine, sono propri di altre parti d’Italia e di altre realtà. Ma l’egregio lavoro svolto dai Carabinieri in fase repressiva e la “guardia alta” che i tutori dell’ordine mostrano di avere rappresentano per imprese e cittadini un rassicurante baluardo a tutela della integrità del nostro tessuto economico e del nostro contesto sociale. Di questo non possiamo che essere grati e soddisfatti”.