Perugia: sottoscritto il Patto della Mercanzia | Confcommercio
Perugia: il Patto della Mercanzia prende forma

Perugia: sottoscritto il Patto della Mercanzia

Storico incontro al Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia. Confcommercio e amministrazione comunale alla ricerca di soluzioni condivise per il futuro del centro storico: tre i punti fermi da cui partire.
lunedì 31 Marzo 2025 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Lunedì 31 marzo, il Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia ha ospitato un incontro storico tra gli imprenditori di Confcommercio Perugia e l’amministrazione comunale, con l’obiettivo di affrontare i grandi temi del centro storico e costruire un percorso condiviso per il rilancio della città.
Da duecento anni i commercianti perugini non si riunivano nel Nobile Collegio della Mercanzia, simbolo della storia economica e sociale di Perugia. Con la scelta di questa sede, Confcommercio ha voluto evidenziare il ruolo centrale del commercio nello sviluppo urbano.

All’incontro, dal forte valore anche simbolico, ha prende parte una delegazione di imprenditori Confcommercio Perugia guidata dal presidente Michele Biselli e i rappresentanti istituzionali: la sindaca Vittoria Ferdinandi, gli assessori Andrea Stafisso (Commercio) e Fabrizio Croce (Città storica).
Molti gli apprezzamenti per l’evento e numerosi gli interventi degli imprenditori. Al centro del confronto, le sfide legate alla riqualificazione urbana, la valorizzazione dei servizi essenziali per cittadini e turisti, residenzialità e mobilità, la necessità di contrastare il rischio di desertificazione commerciale del centro storico.

 

Sottoscritto il Patto della Mercanzia: insieme per il futuro del centro storico e per il rilancio della città
A sette mesi dall’insediamento della nuova Giunta comunale, Confcommercio Perugia ha ritenuto fosse il momento di fare il punto su quanto fatto dalla nuova amministrazione comunale e di presentare ufficialmente una proposta di collaborazione tra pubblico e privato per individuare soluzioni alle criticità più evidenti, praticabili nel breve e medio termine.
Da questo intento è nato il Patto della Mercanzia, sottoscritto dalla sindaca Vittoria Ferdinandi e dal presidente di Confcommercio Perugia Michele Biselli, finalizzato a mettere in campo strategie efficaci e condivise per restituire vitalità al centro storico e renderlo nuovamente attrattivo per residenti, commercianti e visitatori. Sul tavolo una serie di proposte, presentate nel corso dell’incontro dai diversi interventi.

Insieme per il futuro nel centro storico. L’intervento della sindaca Ferdinandi: “politiche sinergiche per una nuova identità attrattiva dell’acropoli”

 

Tre punti fermi da cui partire
Tanti i temi sottoposti agli assessori Stafisso e Croce dagli imprenditori presenti. Gli interventi di tre imprenditori, membri del Consiglio direttivo di Confcommercio Perugia, hanno sintetizzato la posizione della associazione su altrettanti punti fermi da cui partire.

Rischio desertificazione commerciale e salvaguardia del tessuto economico: Andrea Cantarelli ha parlato del calo delle attività commerciali nel centro storico, sottolineando la necessità di incentivi per le nuove aperture e di politiche mirate a sostenere il commercio di prossimità.
Il rischio di una progressiva desertificazione economica impone azioni concrete, secondo Confcommercio Perugia: dalla riduzione della tassazione locale a un piano di rilancio per attrarre nuovi investimenti; dalla riduzione delle aliquote IMU e TASI per gli immobili di categoria commerciale sfitti da almeno 6 mesi a contributi in conto capitale per le imprese del commercio e del terziario che nel centro storici avviano nuove iniziative imprenditoriali.

Su 122 Comuni analizzati dall’Osservatorio Città e demografia d’impresa, realizzato nei giorni scorsi dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, Perugia risulta al 35° posto per imprese commerciali chiuse tra il 2012 e il giugno 2024 (- 25,9%) mentre Terni è al 46° posto (-24,7%).
Nel centro storico di Perugia le imprese del commercio al dettaglio sono passate da 349 unità del 2012 a 227 del 2024, in calo anche rispetto alle 241 del 2023. Sensibile saldo negativo anche fuori dal centro storico, dove in 12 anni si sono perse 217 imprese commerciali, passando da 1.252 a 1.035 (erano 1077 nel 2023).
Andamento opposto per alberghi, bar e ristoranti: nel centro storico il saldo è positivo, sono passati infatti dai 217 del 2012 ai 237 del 2024, con 12 unità in più anche rispetto al 2023. Fuori dal centro storico invece il dato è in leggero calo: 577 imprese nel 2012, contro le 531 del 2024 (prima del Covid erano 575).

Residenzialità e mobilità: Giuseppe Capaccioni ha invece posto l’accento sulla difficoltà di attrarre nuovi residenti nel centro storico, evidenziando come i problemi di mobilità, parcheggi e logistica rappresentino un ostacolo per chi vorrebbe vivere e lavorare in questa area della città. Ha proposto, inoltre, diverse soluzioni per migliorare l’accessibilità e incentivare la residenzialità stabile, riducendo la fuga verso altre zone della città: interventi su orari e prezzi dei mezzi pubblici, esenzioni TARI e IMU per i primi tre anni per i residenti che si trasferiscono in centro storico, misure per attuare un piano dei parcheggi dei residenti in centro, aiuti per facilitare i lavori di ristrutturazione e manutenzione degli immobili in centro.

Eventi e attrattività: Paolo Mariotti, tra le altre cose, ha sottolineato l’importanza di un calendario di eventi costante e strutturato, con uno standard qualitativo definito, capace di attirare pubblico e rivitalizzare il centro. Una programmazione efficace, secondo Confcommercio, può rappresentare uno strumento di rilancio economico e sociale, coinvolgendo attivamente le attività commerciali e culturali. Tra le richieste, la definizione di nuove linee di indirizzo sui criteri di occupazione degli spazi pubblici, anche in relazione ad esigenze di decoro e sicurezza.

 

Il ruolo della partecipazione attiva
Un aspetto centrale dell’incontro, sottolineato più volte dal presidente di Confcommercio Perugia Michele Biselli, è il tema della partecipazione. Biselli ha ribadito l’importanza di un coinvolgimento attivo degli operatori economici, delle istituzioni e dei cittadini nel processo di rilancio del centro storico.
“Il Patto della Mercanzia non può essere solo un accordo istituzionale, ma deve tradursi in un’azione collettiva, in cui ogni soggetto coinvolto si faccia portatore di proposte e soluzioni concrete. La partecipazione vera, per Confcommercio, è una leva fondamentale per costruire una città più vivibile, attrattiva e dinamica, attraverso un confronto continuo tra pubblico e privato”.

 

La risposta degli assessori Stafisso e Croce
“Il centro storico di Perugia ha un grande valore e grandi opportunità, ma i problemi non mancano, e dobbiamo accelerare”, ha detto nel suo intervento l’assessore Andrea Stafisso. “Gli Stati generali dell’economia urbana, che ho promosso, sono pensati come il luogo per definire un piano strategico integrato, di breve, medio e lungo periodo in cui inserire le singole azioni, rispetto alle quali oggi abbiamo avuto tanti spunti e contenuti utili”.

Fabrizio Croce si è invece soffermato su alcuni temi sollecitati dagli interventi degli imprenditori e a cui si sta dedicando il suo assessorato: il proliferare dei pubblici esercizi e di esercizi alimentari di prossimità che vendono prevalentemente alcolici h 24, a discapito delle attività di commercio tradizionale, con conseguenti problemi di ordine pubblico; l’arrendo urbano, carente; l’insufficiente presenza di bagni pubblici, rispetto a cui ha annunciato un accordo con la Curia che consentirà l’apertura di un nuovo servizio in via delle Cantine; il sistema di accoglienza ai turisti, con l’apertura entro fine anno di un nuovo IAT in Piazza Matteotti, dotato di servizi e di deposito bagagli; l’adesione di Perugia alla Strada della Ceramica, che sarà celebrata con un evento a maggio, e ai Cammini di Francesco.

Circa il fenomeno – denunciato da molti degli imprenditori presenti – per cui tante ex attività commerciali fronte strada vengono trasformate in abitazioni, per lo più destinate ad alimentare il mercato degli affitti brevi, Croce lo ha definito “un fenomeno preoccupante, reso possibile dall’anarchia normativa, rispetto a cui non è facile intervenire. Abbiamo perlomeno resa obbligatoria l’imposta di soggiorno anche per gli affitti brevi”.

Info e contatti

Confcommercio Perugia e comprensorio

Tel. 075.506711