Perugia, anche Confcommercio contro il servizio di “AnnoUno”
E' una levata di scudi e una protesta generalizzata quella suscitata dal servizio messo in onda giovedì sera dalla trasmissione di La7 "AnnoUno" su Perugia, descritta per l'ennesima volta come capitale della droga. Il presidente della Confcommercio di Perugia Mercuri: "Una immagine della città di Perugia distorta ad arte, senza nessun contraddittorio".
E’ una levata di scudi e una protesta generalizzata quella suscitata dal servizio messo in onda giovedì sera dalla trasmissione di La7 “AnnoUno” su Perugia, descritta per l’ennesima volta come capitale della droga. Il presidente della Confcommercio territoriale di Perugia Sergio Mercuri si unisce alla protesta a nome delle imprese. “Come rappresentante del mondo delle imprese, ma anche come privato cittadino, esprimo il più profondo dissenso rispetto al servizio di AnnoUno, che ha dato della città di Perugia una immagine distorta ad arte, alla base della quale c’era la volontà di dimostrare una tesi precostituita, e di trovare immagini e testimonianze solo in questa direzione. La nostra organizzazione ha sempre sostenuto, anche in modo pressante, che i livelli di sicurezza nel capoluogo andassero rafforzati e chiesto impegno alle istituzioni e alle forze dell’ordine in questa direzione. Ma da questo a rappresentare Perugia come una città perduta ce ne corre enormemente, c’è un abisso. Si tratta di un operazione inaccettabile, perché quello che ha mostrato il servizio si può purtroppo trovare – e sicuramente molto peggio – in qualunque città italiana, piccola, media o grande. E’ gravissimo inoltre – aggiunge Mercuri – che il servizio sia stato a senso unico, senza interlocutori che potessero spiegare i valori positivi di questa città, che sono e rimangono enormi, pur in mezzo a tante difficoltà. Viene da chiedersi se ci sia una strategia dietro operazioni ricorrenti e periodiche che hanno preso Perugia come bersaglio, che danneggiano enormemente l’immagine e quindi l’economia e le imprese di questa città, e a cui come associazione non intendiamo certo soggiacere”.
Sulla stessa linea anche il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni: “Perugia non è quella rappresentata nel servizio di “AnnoUno”, trasmissione andata in onda ieri sera su La7 “, dichiara. “Siamo di fronte a una aggressione giornalistica di infimo livello, che con l’aiuto di un montaggio drammatizzante e di dichiarazioni parziali e smozzicate ha composto l’ immagine sinistra di una città corrotta, dissoluta, insicura”.
“Come presidente della Camera di Commercio di Perugia e rappresentante del mondo dell’impresa, ma anche come cittadino, rifiuto con sdegno questa operazione, di cui mi sembra del tutto evidente la strumentalità, visto che non si collega ad alcun specifico fatto di cronaca.”
“Una informazione di questo tipo offende la città, la sua storia, la sua cultura e arreca danni gravissimi a tutti, compreso ovviamente il tessuto produttivo e d’impresa”.
“Il mondo dell’impresa, attraverso la Camera di Commercio, ha messo in campo tutto quanto nelle sue competenze e possibilità per garantire l’appoggio all’azione contro la piccola e grande criminalità, che peraltro ha prodotto risultati incoraggianti”.
“Oggi, dobbiamo rilanciare, fare ancora di più e per questo, propongo l’istituzione di un tavolo unitario interistituzionale per contrastare – con idee, progetti, iniziative – ogni azione tendente a screditare e diffamare la nostra città”.
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