Più sicurezza nei luoghi di lavoro | Confcommercio

Più sicurezza nei luoghi di lavoro

Parte un progetto firmato da Inail, Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia, Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria, che coinvolgerà 100 imprese alberghiere e della ristorazione per potenziare l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

venerdì 14 Settembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Con l’obiettivo di potenziare l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, è stato sottoscritto questa mattina, presso la sede Inail di Perugia, un Protocollo d’intesa –  tra Inail di Perugia, Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia, Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria e Centro servizi di Perugia dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria – che prevede il coinvolgimento di un consistente numero di imprese sul territorio.
A siglare il Protocollo sono stati la direttrice della sede Inail di Perugia Alessandra Ligi, la presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia Cristiana Casaioli, il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria Enrico Bruschi, il coordinatore del Centro servizi di Perugia dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria Vasco Gargaglia.
Gli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo sono organismi paritetici, di cui fanno parte Confcommercio della provincia di Perugia e le organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil.
Sono circa 4 mila le imprese aderenti agli Enti nella provincia di Perugia, con oltre 750 imprese che hanno optato per la nomina degli RLST (Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza Territoriali) nell’ambito degli Enti medesimi.
Con la firma del Protocollo, le parti intendono avviare un progetto per la verifica dei livelli di sicurezza lavorativa presenti nelle aziende del settore turismo (alberghiero e ristorazione) e per l’individuazione di eventuali criticità da superare, con l’obiettivo di definire un metodo per l’adozione di buone prassi volte a contribuire al miglioramento degli standard, secondo i principi del Testo Unico sulla Sicurezza (81/2008).
S’intende quindi procedere con la sperimentazione della procedura individuata presso un campione di aziende del settore, nonché alla successiva fase di diffusione ed adozione del modello nel territorio.
“Ulteriore obiettivo dell’intesa – commenta la direttrice Inail Alessandra Ligi – è contribuire a migliorare la conoscenza degli adempimenti e degli iter amministrativi Inail, nonché diffondere una maggiore conoscenza delle agevolazioni a favore delle aziende. Con una particolare attenzione nel sensibilizzare le imprese al reinserimento lavorativo dei disabili per motivi di lavoro.
Il progetto punta nel complesso ad innalzare il livello di consapevolezza dei rischi presenti sul luogo di lavoro, da parte dei lavoratori e dei datori di lavoro operanti nel settore turismo, per contenere il numero degli infortuni e delle malattie professionali, supportando la diffusione di un modello che costituisca un efficace strumento per tutti i soggetti del sistema lavoro nell’attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza”.
Il progetto avrà una durata biennale e coinvolgerà un campione di 100 imprese, presso le quali sarà effettuata una valutazione accurata delle esigenze dei settori alberghiero e ristorazione sotto il profilo della sicurezza, necessaria alla stesura delle buone prassi. “Con l’attivazione delle buone prassi – sottolinea la presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario Cristiana Casaioli – intendiamo introdurre in azienda meccanismi migliorativi che consentano anche di accedere con più facilità alle agevolazioni concesse dall’Inail.  Questo tipo di progetti, oltre ad individuare regole che rendono più sicura la vita dei lavoratori nel posto di lavoro, servono anche per aumentare la professionalità del dipendente (che lavora in una logica di sicurezza/efficenza) e delle imprese (che sviluppano piani organizzativi in assenza di rischio).   Il nostro sarà un progetto pilota. Una volta sperimentato potrà essere esteso ad altri settori e anche ad altre regioni in Italia”.
“E’ indispensabile rendere il lavoratore consapevole dei rischi che corre – aggiunge il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria Enrico Bruschi – e contestualmente aiutare i datori di lavoro a rendere i luoghi di lavoro conformi alle norme sulla sicurezza, ma anche investire in sicurezza, in un’ottica di tutela generale della propria ed altrui salute”.