Post terremoto, le cinque emergenze per le imprese del terziario | Confcommercio

Post terremoto, le cinque emergenze per le imprese del terziario

Il presidente Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni, nell’incontro di oggi con la presidente Marini, ha ricordato le priorità per le imprese del terziario.
martedì 21 Febbraio 2017 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

21 febbraio 2017 – Nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo Donini, il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni ha ricordato alla presidente della Giunta regionale dell’Umbria Catiuscia Marini le cinque emergenze che stanno vivendo le imprese umbre del terziario e le altrettante richieste, sulle quali l’organizzazione sta facendo pressione anche a livello nazionale:

  • Zona franca per le imprese del cratere e tagli a imposte, tasse, tributi: in queste condizioni straordinarie, le imprese non ce la fanno a stare dietro ai pagamenti, e non è neanche pensabile che il conto venga presentato alla fine, quando si immagina che l’economia ripartirà, perché le imprese che riusciranno a sopravvivere saranno comunque stremate. 
  • Riconoscimento del danno indiretto: bisogna evitare che il crollo verticale del turismo, che ha interessato tutta la regione e tutte le imprese, porti alla ulteriore desertificazione dei nostri centri storici e ad un ulteriore calo dell’occupazione in Umbria, dove i settori del commercio e del turismo, oggi sotto una enorme pressione, sono quelli che negli ultimi anni hanno caratterizzato il processo di terziarizzazione dell’economia regionale.
  • Contributo all’occupazione: bisogna fare in modo che le imprese restino aperte, aiutandole con risorse e detrazioni sui costi del personale, in modo da mantenere vivo il tessuto imprenditoriale.
  • Credito alle imprese: occorre lavorare a forme di garanzia per sostenere le imprese nel confronto non sempre facile con le banche, che devono fare con maggiore decisione la loro parte, anche in termini di condizioni di accesso al credito.
  • Comunicare l’Umbria: su questo fronte si è cominciato a lavorare e si deve continuare con impegno crescente, utilizzando tutti i canali di comunicazione e verso tutti i destinatari, perché diventi “virale” l’immagine di una regione accogliente, sicura, ricca di ogni attrattiva turistica.