Saldi estivi, in Umbria si parte il 6 luglio
Il primo sabato di luglio partirà anche in Umbria, come in tutta Italia, la stagione degli sconti per l’estate. Come sempre, Confcommercio ha fatto i conti. Secondo le stime del suo Ufficio Studi, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. E come sempre, Federmoda Umbria racconta il clima nel quale si colloca questo momento importante per i negozi di abbigliamento e la loro clientela.
“Questi saldi rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere, perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta, visto che i negozi sono ancora ben riforniti”, dice Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria Confcommercio. “Come sempre, ci aspettiamo dai saldi una boccata d’ossigeno per le nostre attività, che stanno attraversando una fase particolarmente delicata.
I problemi del settore, in verità, si trascinano da tempo e hanno a che vedere con una lunga serie di fattori. Da una parte ci sono i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, sempre molto orientati verso quel fenomeno del fast fashion che ha trasformato i vestiti in prodotti usa e getta, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di sostenibilità ambientale e sfruttamento del lavoro.
L’aumento dei costi fissi per le attività di prossimità sta rendendo di pari passo difficile continuare a garantire il presidio del territorio, con il rischio sempre più concreto di desertificazione anche per quanto riguarda i negozi di abbigliamento, parte importante di quel Sense of Italy che rende le nostre città e i nostri borghi vivaci e attrattivi anche per il turismo.
Sono tante, insomma, le questioni sul tappeto”, conclude Carlo Petrini. “Federmoda sta ragionando da tempo sul futuro dello strumento saldi. Ma alcune di queste questioni possono essere affrontate solo con la complicità dei consumatori, che invitiamo ad acquisti sostenibili nel proprio negozio di fiducia, e delle amministrazioni locali e regionale, che possono aiutare i nostri negozi anche sul fronte della fiscalità e degli incentivi”.
LE REGOLE DEI SALDI
Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia.
- CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;
- PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
- PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
- PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
- INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Si ricorda inoltre che in Umbria c’è la possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno.
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