Umbria, troppe imprese senza internet | Confcommercio

Umbria, troppe imprese senza internet

Digital divide in umbria: sondaggio doxa rivela ancora ritardi delle piccole imprese e pubblica amministrazione nell’utilizzo della rete. Bene invece le famiglie.

martedì 3 Luglio 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

La diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali in Umbria delinea un quadro denso di chiaro-scuri: alcune situazioni di vantaggio rispetto alle medie nazionali, e altre di maggiore debolezza rispetto al resto del territorio italiano, che peraltro è in generale ritardo rispetto alle altre nazioni europee. E’ quanto emerge da un indagine della Doxa che ha eseguito, attraverso opportuni campionamenti, una serie di sondaggi presso la popolazione, il sistema delle imprese e tutti i Comuni umbri (titolo della ricerca “La Società dell’Informazione in Umbria: il Progetto Understand”). Il lavoro della Doxa è stato presentato questa mattina, mercoledì 4 luglio, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Donini, a Perugia, alla presenza dell’assessore regionale Stefano Vinti. “Dopo numerose iniziative sul fronte della riduzione del digital divide, ha affermato Vinti, l’amministrazione regionale ha avvertito la necessità di realizzare un monitoraggio che potesse consentire l’identificazione dei punti di forza e di debolezza degli interventi e, conseguentemente, un eventuale reindirizzo della missione e degli investimenti, al fine di rendere più efficiente e consapevole il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione”. La ricerca, effettuata sulla base di interviste telefoniche, è stata suddivisa in quattro fasi: nella prima e nella seconda fase sono state eseguite due rilevazioni distinte, a distanza di sei mesi una dall’altra, interpellando un campione rappresentativo della popolazione di, rispettivamente, 1006 e 1000 intervistati al fine di fornire una fotografia del social divide all’interno del territorio regionale. La terza fase della ricerca ha riguardato, invece, il mondo delle imprese umbre campionando 600 aziende umbre individuate attraverso criteri legati al settore merceologico (industria, commercio e turismo, servizi alle imprese), alla dimensione (fino a 9 addetti, da 10 a 49 addetti, oltre 50 addetti) ed alla collocazione sul territorio delle due province umbre. Infine, la quarta fase della ricerca ha riguardato, con una sola eccezione, la totalità dei Comuni umbri.
 Nel periodo considerato, la popolazione umbra ha evidenziato una rilevante quota di utenti internet (53% delle famiglie umbre), ma una diffusione della banda larga ancora limitata. “Gli umbri, ha sottolineato l’assessore Vinti, si sono rivelati frequenti utilizzatori, e anche più avanzati della media nazionale nelle attività svolte con il web. Invece, l’accesso alla Pubblica Amministrazione digitale risulta ancora casuale e sporadico, e lontano dalla possibilità di trasformarsi in abitudine e rivoluzionare l’uso dei servizi pubblici, come se la pubblica amministrazione fosse percepita una realtà lontana dal mondo del web e difficilmente digitalizzata”. Le aziende umbre con più di 10 addetti si trovano in una situazione di ritardo rispetto alla media nazionale (86% contro una media del 94%) mentre le funzioni svolte attraverso il web presentano invece una situazione a macchia di leopardo: se l’e-commerce risulta più sviluppato che nel resto d’Italia, decisamente indietro si rivelano l’e-procurement e l’automazione dei processi aziendali. Il dato più preoccupante è però la bassa penetrazione delle tecnologie digitali tra le aziende con meno di 10 addetti, che sono la grande maggioranza delle imprese umbre: solo 7 su 10 usano il web, e le funzioni di e-procurement e automazione sono piuttosto rare. Le piccole aziende mostrano una scarsa propensione a dotarsi di una più innovativa cultura aziendale, poiché non riconoscono la rete digitale come un’opportunità di sviluppo. Anche la Pubblica Amministrazione comunale, principale interfaccia amministrativa per i cittadini, evidenzia situazioni talvolta positive, ma nel quadro di una generale cultura delle nuove tecnologie digitali ancora lontana da quanto necessario per lo sviluppo dell’e-government. I Comuni dell’Umbria sono dotati tutti di collegamento internet, e quasi tutti hanno un indirizzo istituzionale di posta elettronica, e usano la firma digitale almeno per le alte funzioni. “Però, ha concluso Vinti, alcune funzioni sembrano esistere solo formalmente, o essere appannaggio di pochi addetti all’interno del Comune, e si avverte una cultura informatica ancora lontana dall’auspicato sviluppo della Pubblica amministrazione digitale. Su questo versante, ma anche in generale per la maggiore diffusione ed un più consapevole utilizzo degli strumenti e delle possibilità che offrono i sistemi di rete, l’azione della Giunta regionale continuerà ad essere vigile e costante”.